Cassazione penale Sez. I sentenza n. 23587 del 14 giugno 2012

ECLI:IT:CASS:2012:23587PEN

Massima

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Il provvedimento di restituzione di cose sequestrate, emesso dal giudice dell'esecuzione, non è impugnabile direttamente con ricorso per cassazione, ma richiede previamente l'attivazione del rimedio dell'opposizione, ai sensi del combinato disposto degli articoli 676 e 667, comma 4, c.p.p. In tale sede, il giudice dell'esecuzione è tenuto a pronunciarsi nel rispetto delle forme di cui all'articolo 666, comma 4, c.p.p., ossia in camera di consiglio con la partecipazione delle parti. Solo avverso la decisione resa all'esito di tale procedimento è ammesso il ricorso per cassazione. Il principio di conservazione degli atti impone al giudice di qualificare correttamente l'impugnazione proposta dalla parte, riconducendola allo strumento processuale idoneo, anche ove la parte abbia erroneamente utilizzato un mezzo di gravame diverso da quello previsto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - rel. Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

Dott. LOCATELLI Giuseppe - Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 540/2011 GIP TRIBUNALE di TORINO, del 16/06/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. UMBERTO ZAMPETTI;

lette le conclusioni del P.G. Dott. MAZZOTTA Gabriele che ha chiesto annullamento con rinvio.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza in data 16.06.2011 il Gip del Tribunale di Torino, in funzione di giudice dell'esecuzione, richiesto dal cond…

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