Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 1860 del 2014

ECLI:IT:TARNA:2014:1860SENT

Massima

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La presentazione di una domanda di condono edilizio successivamente all'impugnazione di un'ordinanza di demolizione di opere abusive rende il ricorso improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse, in quanto la lesione dell'interesse sostanziale del ricorrente dipende non più dal mero accertamento dell'abusività dell'opera, ma dall'esito del procedimento di condono, il quale produce la paralisi del potere repressivo e l'improduttività di effetti ex lege dell'ordinanza di demolizione impugnata. In tal caso, il giudice amministrativo deve dichiarare l'improcedibilità del ricorso, in quanto il provvedimento impugnato risulta privo di lesività per il ricorrente. Le spese del giudizio possono essere compensate in considerazione della peculiarità della fattispecie.

Sentenza completa

N. 09474/2000
REG.RIC.

N. 01860/2014 REG.PROV.COLL.

N. 09474/2000 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9474 del 2000, proposto da:
Prisco Luigi, rappresentato e difeso dagli avv. Riccardo Soprano, Vincenzo Prisco, con domicilio eletto presso Riccardo Soprano in Napoli, via Toledo 156;

contro

Comune di Terzigno, rappresentato e difeso dall'avv. Raffaello Capunzo, con domicilio eletto presso Raffaello Capunzo in Napoli, via Tommaso Caravita,10;

per l'annullamento dell’ordinanza del 2.5.2000 con cui il Comune di Terzigno ordinava la demolizione di opere abusive.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio di Comune di Terzigno;

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