Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 24637 del 11 giugno 2014

ECLI:IT:CASS:2014:24637PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, quale esigenza cautelare idonea a giustificare l'applicazione della misura della custodia in carcere, può essere desunto non solo dalla gravità e modalità di commissione del fatto, ma anche da elementi sintomatici della pericolosità sociale dell'indagato, quali il suo inserimento stabile nel traffico di droga, la pregressa commissione di reati analoghi e la mancata interruzione della condotta criminale nonostante l'applicazione di precedenti misure di prevenzione. Il decorso del tempo dalla commissione del reato non esclude automaticamente l'attualità del pericolo di recidiva, che deve essere valutato in concreto alla luce delle circostanze del caso. L'onere di informarsi sull'esito di una richiesta di accesso alle intercettazioni utilizzate a fondamento della misura cautelare grava sulla difesa, la quale non può limitarsi a dedurne la mancata autorizzazione senza dimostrare di essersi attivata per conoscerne l'esito. Parimenti, l'omessa trasmissione al tribunale del riesame di un atto di polizia giudiziaria richiamato nell'ordinanza cautelare non ne comporta l'inefficacia, se non sono indicati quali dati sostanziali decisivi siano stati sottratti al controllo del giudice e se, attraverso la "prova di resistenza", si dimostri l'irrilevanza di tali elementi ai fini della legittimità della decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA Pietro A - Presidente

Dott. ROMIS V. - rel. Consigliere

Dott. VITELLI CASELLA Luca - Consigliere

Dott. GRASSO Giuseppe - Consigliere

Dott. MONTAGNI Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 3854/2013 TRIB. LIBERTA' di ROMA, del 10/01/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. VINCENZO ROMIS;

sentite le conclusioni del PG Dott. GALLI Massimo che ha chiesto il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Il Tribunale del riesame di Roma con l'ordinanza indicata in epigrafe confermava il provvedimento applicativo della misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di…

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