Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 21887 del 17 maggio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:21887PEN

Massima

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Il giudice che pronunci condanna, ovvero sentenza di applicazione della pena concordata dalle parti, per una delle ipotesi di reato di cui all'articolo 186 del Codice della Strada, e sostituisca la pena con il lavoro di pubblica utilità ai sensi dell'articolo 186, comma 9 bis, è tenuto a quantificare la sospensione della patente di guida nei limiti edittali previsti dalla norma, e a disporre, ove prevista, la confisca del veicolo. Tuttavia, il giudice deve altresì ordinare la sospensione dell'efficacia di tali statuizioni fino alla valutazione dello svolgimento del lavoro di pubblica utilità. Solo a fronte dell'esito positivo di tale valutazione, il giudice potrà dichiarare l'estinzione del reato e ridurre alla metà la sanzione della sospensione della patente, revocando la confisca. La determinazione della durata della sospensione della patente di guida deve avere riguardo ai criteri di cui all'articolo 218, comma 2, del Codice della Strada e non può essere applicata in misura inferiore al minimo previsto dalla norma, essendo tale sanzione amministrativa accessoria una conseguenza di legge dell'accertamento della responsabilità penale. Pertanto, il giudice non può applicare la sospensione della patente in misura inferiore al minimo edittale previsto dalla legge, neppure in caso di applicazione della pena su accordo delle parti ai sensi dell'articolo 444 del Codice di Procedura Penale, trattandosi di materia sottratta all'accordo delle parti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMU Giacomo - Presidente

Dott. MENICHETTI Carla - Consigliere

Dott. MONTAGNI Andrea - Consigliere

Dott. NARDIN Maura - rel. Consigliere

Dott. PICARDI Francesca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI ANCONA;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 16/12/2016 del GIUDICE UDIENZA PRELIMINARE di ASCOLI PICENO;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa NARDIN MAURA;
lette/sentite le conclusioni del PG.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Procuratore Generale presso la Corte d'appello di Ancona ha proposto ricorso per cassazione avverso la sentenza con la quale il Tribunale di Ascoli Piceno ha…

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