Cassazione penale Sez. I sentenza n. 40023 del 14 ottobre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:40023PEN

Massima

Il giudice di legittimità, nell'esaminare il ricorso avverso un provvedimento di sequestro preventivo, è tenuto a verificare esclusivamente la sussistenza di una motivazione assolutamente carente o meramente apparente, non potendo sindacare l'illogicità manifesta della motivazione o la diversa valutazione degli elementi probatori. Pertanto, laddove il giudice di merito abbia analiticamente argomentato circa l'esistenza di indizi non univoci suscettibili di una lettura alternativa rispetto alla tesi accusatoria, il ricorso per cassazione deve essere dichiarato inammissibile, in quanto la censura mira a una mera rilettura degli atti in chiave più favorevole al ricorrente, preclusa in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo Presidente del 29/09/2 -

Dott. GIORDANO ((omissis)) SENTE -

Dott. CAPOZZI ((omissis)) N. 2 -

Dott. BARBARISI Maurizio rel. Consigliere REGISTRO GENER -

Dott. CASSANO ((omissis)) N. 24574/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Chiavari;

nei confronti di:

Ma. Lu. Cr. n. il (OMESSO);

avverso l'ordinanza 12 giugno 2009 - Tribunale di Genova;

sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. BARBARISI Maurizio;

udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Dott. RIELLO Luigi, che ha chiesto il rigetto del ricorso;

udit…

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