Cassazione penale Sez. II sentenza n. 28758 del 16 ottobre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:28758PEN

Massima

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Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella determinazione della pena, anche in relazione agli aumenti ed alle diminuzioni previsti per le circostanze aggravanti ed attenuanti, purché la graduazione della pena non sia frutto di mero arbitrio o di ragionamento illogico. Pertanto, il diniego delle attenuanti generiche è insindacabile in sede di legittimità se sorretto da congrua motivazione, così come la valutazione dei presupposti per l'applicazione della recidiva, che rientra nella discrezionalità del giudice di merito e non può essere censurata in Cassazione se non per vizi di illogicità manifesta. Inoltre, nel concorso di circostanze, il giudice deve applicare prioritariamente quella più grave, ossia quella connotata dalla pena più alta nel massimo edittale o, a parità di massimo, dalla pena più elevata nel minimo edittale, senza che ciò comporti violazione del divieto di doppia valutazione di cui agli artt. 63, comma 4, e 64 c.p., purché il risultato finale della pena non sia comunque superiore a quello che si sarebbe ottenuto applicando correttamente il meccanismo di calcolo delle aggravanti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. BORSELLINO ((omissis)) - Consigliere

Dott. COSCIONI Giusep - rel. Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 01/10/2019 della CORTE APPELLO di BOLOGNA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere COSCIONI GIUSEPPE;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore MARINELLI FELICETTA che ha concluso chiedendo dichiararsi inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza in data 1ottobre 2019, la Corte di appello di Bologna confermava la sentenza di pr…

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