Cassazione penale Sez. I sentenza n. 22370 del 28 maggio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:22370PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, deve compiere un'attenta analisi critica degli elementi probatori disponibili, coordinandoli in un organico quadro interpretativo che consenta di attribuire a tali elementi il requisito della gravità, nel senso che essi siano ritenuti conducenti, con un elevato grado di probabilità, rispetto al tema di indagine concernente la responsabilità dell'indagato, pur senza raggiungere la certezza della colpevolezza. Il sindacato di legittimità della Corte di Cassazione, in tale ambito, è limitato alla verifica del rispetto delle regole della logica e della conformità ai canoni legali che presiedono all'apprezzamento dei gravi indizi di colpevolezza, senza poter attingere l'intrinseca consistenza delle valutazioni riservate al giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SILVESTRI Giovanni - Presidente

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. DI TOMASSI Maria Stefani - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) DI. CA. LE. GI. n. il (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 27/12/2008 del TRIB. LIBERTA' di PALERMO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CASSANO Margherita;

sentite le conclusioni del P.G. Dott. DI CASOLA Carlo che ha chiesto che il ricorso sia dichiarato inammissibile.

Udito il difensore Avv. FRAGOLA' V. che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Il …

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