Il parere negativo espresso dalla Soprintendenza per i Beni Culturali ed Ambientali di Palermo sull'ampliamento di un impianto eolico, pur costituendo una valutazione tecnica sull'impatto paesaggistico dell'intervento, non ha carattere immediatamente lesivo degli interessi del soggetto privato richiedente l'autorizzazione, in quanto tale parere si inserisce nell'ambito di un procedimento unico di autorizzazione, disciplinato dall'art. 12 del d.lgs. n. 387/2003, nel quale tutte le amministrazioni interessate partecipano mediante conferenza di servizi per esprimere le proprie determinazioni in modo coordinato. Pertanto, il parere negativo della Soprintendenza non può essere autonomamente impugnato, in quanto la decisione finale sull'autorizzazione all'ampliamento dell'impianto eolico spetta alla conferenza di servizi, che dovrà valutare tutti gli interessi pubblici coinvolti, senza che il singolo parere negativo possa pregiudicare l'esito del procedimento. L'interesse del soggetto privato a ottenere l'autorizzazione all'ampliamento dell'impianto eolico può essere fatto valere solo nell'ambito del procedimento unico di cui all'art. 12 del d.lgs. n. 387/2003, non essendo sufficiente a integrare l'interesse al ricorso avverso il singolo parere negativo espresso dalla Soprintendenza, in quanto esso non è idoneo a ledere in modo attuale e concreto la sua posizione giuridica.