Cassazione penale Sez. V sentenza n. 44394 del 26 settembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:44394PEN

Massima

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L'abrogazione di un reato sopravvenuta alla sentenza impugnata deve essere rilevata dalla Corte di Cassazione anche in caso di ricorso inammissibile e indipendentemente dall'oggetto del gravame, al fine di evitare una pronuncia di inammissibilità che sposti la pronuncia di abrogazione del reato alla fase esecutiva, in ossequio al principio della ragionevole durata del processo. In tali casi, la sentenza impugnata deve essere annullata senza rinvio limitatamente all'addebito del reato abrogato, mentre il ricorso è inammissibile per il resto, in quanto i motivi riguardavano il trattamento sanzionatorio complessivo per entrambi i reati. La pena per il reato residuo deve essere rideterminata in considerazione della data di commissione del fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. SCOTTI Umberto Luig - Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduardo - rel. Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 22/05/2014 del GIUDICE DI PACE di FORLI';
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. EDUARDO DE GREGORIO;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore che ha concluso per l'annullamento senza rinvio perche' il fatto -ingiuria - non e' piu' previsto dalla legge come reato con trasmissione atti per rideterminazione della pena.
Udito…

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