Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 6945 del 17 febbraio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:6945PEN

Massima

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Il delitto di peculato si configura quando il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio, in ragione del suo ufficio o servizio, abbia il possesso di denaro o altra cosa mobile altrui e se ne appropri, sviandola dalla sua destinazione pubblica. Il nesso funzionale tra il possesso della cosa e la qualifica soggettiva dell'agente è elemento essenziale della fattispecie, che non può essere escluso per il solo fatto che il denaro sia stato acquisito in modo contra legem, senza seguire le procedure previste, o che i pazienti si siano rivolti al professionista in ragione della sua fama personale. L'appropriazione della quota di compenso spettante all'ente pubblico, anche se di modesta entità rispetto al totale incassato, integra il delitto di peculato, salvo che non emerga in modo chiaro e univoco la mera occasionalità della condotta e l'assenza di dolo. La valutazione della sussistenza dell'elemento soggettivo del peculato rientra nell'ambito del giudizio di merito, insindacabile in sede di legittimità se adeguatamente motivato, così come l'apprezzamento della credibilità delle dichiarazioni testimoniali. Qualora il giudice di appello dichiari la nullità di una sentenza di assoluzione per omessa pronuncia su un capo di imputazione, in assenza di impugnazione del pubblico ministero, si forma il giudicato sull'esito assolutorio, non potendosi produrre un risultato sfavorevole all'imputato. Infine, nel caso di reato continuato, il giudice deve motivare in modo distinto l'aumento di pena per ciascun reato, ma tale onere motivazionale è proporzionato all'entità dell'incremento sanzionatorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO G. - Presidente

Dott. GALLUCCI Enri - Consigliere

Dott. DI NICOLA TRAVAGLINI Paol - Consigliere

Dott. TRIPICCIONE Debo - Consigliere

Dott. DI GIOVINE O. rel. Consiglie - N. 27577/2022

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 08/02/2022 della Corte di Appello di Brescia;
visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;
udita la relazione del consigliere Dr. ((omissis));
udita la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo che il ricorso sia rigettato;
uditi gli avvocati ((omissis)), in difesa della parte civile (OMISSIS), e (OMISSIS), in difesa della parte civile ASS…

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