Cassazione penale Sez. I sentenza n. 11889 del 3 dicembre 1988

ECLI:IT:CASS:1988:11889PEN

Massima

Massima ufficiale
In conformita` al principio cardine della personalita` della responsabilita` penale, il concorrente e` chiamato, a norma dell'art. 116 c. p., a rispondere d`un reato doloso in dipendenza d`un atteggiamento colposo, com`e` provato dalla mancanza della volonta` del fatto sotto il profilo del dolo sia diretto che eventuale, dalla violazione di elementari regole di prudenza, facendosi affidamento - ai fini della realizzazione dell'azione criminosa - sull'altrui iniziativa, che e` insuscettibile di controllo e, in un quadro di normalita` causale, dalla prevedibilita` la quale deve essere intesa come logica e astratta prevedibilita` - da non confondersi con la previsione dell'evento diverso o piu` grave, ne` con la logica e concreta prevedibilita` - bensi` nel senso che le modalita` e i mezzi di esecuzione concordati e conosciuti siano tali da rendere possibile e tutt`altro che eccezionale un trasmodare della condotta concordata. da vedere: [p84\06301]  conforme: Sen 24/06/1986 4217 sez L Civ Sen 05/06/1986 5002 sez 1 Pen

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