Cassazione penale Sez. III sentenza n. 24413 del 13 giugno 2016

ECLI:IT:CASS:2016:24413PEN

Massima

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Il possesso e la conservazione di materiale pornografico raffigurante un minore, anche se realizzato dalla stessa persona offesa e non destinato alla divulgazione, integrano il reato di detenzione di materiale pornografico di cui all'art. 600-quater c.p. Ciò in ragione della piena consapevolezza e volontà dell'imputato di mantenere nella propria disponibilità tali foto e filmati, a prescindere dalle modalità di realizzazione degli stessi, essendo sufficiente la mera detenzione del materiale, a prescindere dall'intento divulgativo. Infatti, il reato di cui all'art. 600-quater c.p. tutela il bene giuridico della dignità e libertà sessuale del minore, a prescindere dalle modalità di realizzazione del materiale pornografico e dall'intento di divulgazione, essendo sufficiente la mera detenzione consapevole di tale materiale. Pertanto, la condotta dell'imputato che, pur avendo ricevuto il materiale dalla stessa persona offesa, ne abbia mantenuto il possesso e la conservazione, integra il reato di detenzione di materiale pornografico di cui all'art. 600-quater c.p., in quanto tale condotta lede comunque la dignità e la libertà sessuale del minore raffigurato, a prescindere dalle modalità di realizzazione delle immagini e filmati. Ciò in quanto il bene giuridico tutelato dalla norma incriminatrice è la tutela della dignità e libertà sessuale del minore, a prescindere dalle modalità di realizzazione del materiale pornografico e dall'intento di divulgazione, essendo sufficiente la mera detenzione consapevole di tale materiale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMORESANO Silvio - Presidente

Dott. MOCCI Mauro - Consigliere

Dott. DI NICOLA Vito - Consigliere

Dott. LIBERATI Giovanni - rel. Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 8/9/2015 della Corte d'appello di Milano, sezione per i minorenni;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita a rnla7ione svolta dai Consigliere Dott. LIBERATI Giovanni;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. BALDI Fulvio, che ha concluso chiedendo rigetto.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 17 febbraio 2015 il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale per i minoren…

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