Consiglio di Stato sentenza n. 7305 del 2020

ECLI:IT:CDS:2020:7305SENT

Massima

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L'occupazione senza titolo di un bene da parte della pubblica amministrazione configura un illecito permanente, la cui cessazione può avvenire solo mediante un provvedimento di acquisizione previsto dalla legge o la restituzione del bene. Tale condotta di occupazione senza titolo non può essere considerata utile per il possesso ad usucapionem del bene da parte dell'amministrazione, in quanto dopo l'entrata in vigore delle riforme che hanno devoluto la giurisdizione esclusiva in materia al giudice amministrativo e disciplinato l'esercizio del potere-dovere dell'amministrazione di valutare quanto accaduto per adeguare la situazione di diritto a quella di fatto, sussistono idonei rimedi a tutela del diritto di proprietà. Pertanto, l'amministrazione può legittimamente adottare un provvedimento di acquisizione del bene al proprio patrimonio indisponibile ai sensi dell'art. 42-bis del testo unico sugli espropri, anche in relazione a situazioni di occupazione senza titolo verificatesi in epoca anteriore all'entrata in vigore del medesimo testo unico, non trovando applicazione la disciplina transitoria di cui all'art. 57, comma 1, del testo unico, che si riferisce esclusivamente alle ipotesi in cui alla data di entrata in vigore del testo unico fosse già intervenuta la dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza. L'interesse pubblico all'approvvigionamento idrico della popolazione, desumibile dalla documentazione acquisita, costituisce una decisiva e sufficiente ragione di interesse pubblico prevalente rispetto all'interesse privato, tale da giustificare l'adozione del provvedimento di acquisizione.

Sentenza completa

Pubblicato il 23/11/2020

N. 07305/2020REG.PROV.COLL.

N. 04682/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

Sull’appello n. 4682 del 2020, proposto dal Comune di Noceto, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Roma, via ((omissis)), n. 30;

contro

la signora ((omissis)), rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia, ed il signor ((omissis)), non costituito in giudizio;

nei confronti

La s.p.a. Ireti, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omi…

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