Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 31572 del 21 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:31572PEN

Massima

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Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è il seguente: La condanna per il reato di resistenza a pubblico ufficiale (art. 337 c.p.) può essere legittimamente affermata anche in assenza di una espressa volontà oppositiva dell'imputato, qualora la sua condotta sia caratterizzata da espressioni minacciose e da un violento ed improvviso spintonamento nei confronti dell'operante durante lo svolgimento delle attività di ufficio. Tali elementi, debitamente accertati e motivati dal giudice di merito, integrano gli estremi del reato di resistenza, a prescindere dalla mera reazione di disprezzo da parte dell'imputato. Il giudice di merito, inoltre, nell'esercizio del suo potere discrezionale, può legittimamente negare le attenuanti generiche e determinare la pena in misura congrua, tenendo conto della condotta complessivamente tenuta dall'imputato, anche se di minima portata offensiva, senza incorrere in vizi logici o giuridici. L'accertamento di tali circostanze di fatto, debitamente motivato, non è sindacabile in sede di legittimità, se non per manifesta illogicità o violazione di legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Presidente

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - rel. Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 7 novembre 2013 della CORTE APPELLO di VENEZIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 28 giugno 2016, la relazione svolta dal Consigliere Dott. CAPOZZI ANGELO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. IACOVIELLO FRANCESCO MAURO, che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza in epigrafe la Corte di appello di Venezia - a seguito di gravame interp…

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