Cassazione penale Sez. V sentenza n. 7940 del 1 marzo 2011

ECLI:IT:CASS:2011:7940PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giornalista, in qualità di direttore responsabile o autore di articoli, è penalmente responsabile per il reato di diffamazione a mezzo stampa qualora pubblichi notizie false o prive di adeguato riscontro, senza aver previamente verificato la fondatezza delle informazioni presso fonti attendibili, anche quando le notizie riguardino fatti di interesse pubblico o la condotta di pubblici funzionari. La responsabilità del giornalista sussiste a prescindere dalla buona fede o dall'assenza di dolo, essendo sufficiente la mancata osservanza del dovere di diligenza e prudenza nella verifica delle fonti, al fine di evitare la diffusione di informazioni lesive della reputazione altrui. La condanna per diffamazione a mezzo stampa comporta, oltre alla pena detentiva o pecuniaria, l'obbligo di risarcire i danni patrimoniali e non patrimoniali subiti dalla persona offesa, da liquidarsi in separata sede. Il giudice di appello, nel confermare la sentenza di condanna di primo grado, è tenuto a svolgere un autonomo e approfondito esame delle risultanze processuali, motivando in modo esauriente le ragioni del proprio convincimento, anche in relazione alle specifiche censure sollevate dalla difesa, senza potersi limitare a una mera ripetizione della motivazione di primo grado.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. OLDI Paolo - Presidente

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Antoni - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto il 23.6.2010 da:

avv. Razzino Gennaro, difensore di PA. Gi. , nato a (OMESSO), e di PA. Do. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte di Appello di Salerno del 9 aprile 2010.

Sentita la relazione del consigliere Dr. Paolo Antonio BRUNO.

Sentite le conclusioni del P.G. in sede, in persona del Sostituto Dr. Sante Spinaci, che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso.

Sentito, inoltre, l'avv. …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.