Cassazione penale Sez. II sentenza n. 22967 del 22 maggio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:22967PEN

Massima

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Il delitto di modificazione dello stato dei luoghi (art. 632 c.p.) si configura non solo in presenza di un radicale mutamento della fisionomia dei luoghi, ma anche di un'alterazione del loro stato che li renda diversi dalle condizioni originarie, determinando conseguenze dannose sull'integrità dell'immobile e sull'accertamento dei relativi diritti. La condanna per tale reato può essere fondata sulle dichiarazioni delle persone offese, anche senza ulteriori riscontri, in quanto esse rivestono la qualità di testimoni, nonché sulle deposizioni di altri testi che confermino le modificazioni apportate. L'elemento psicologico del reato può essere desunto dalla condotta degli imputati, senza necessità di una specifica motivazione. La determinazione della pena nel minimo edittale, se adeguatamente motivata, non è censurabile in sede di legittimità, così come il diniego del beneficio della non menzione della condanna, che persegue lo scopo di favorire il ravvedimento del condannato. Infine, la prescrizione del reato, se non eccepita o rilevata d'ufficio in appello, non può essere dedotta per la prima volta in cassazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. IASILLO Adriano - rel. Consigliere

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. DE SANTIS Anna Maria - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), (n. il (OMISSIS));
(OMISSIS), (n. il (OMISSIS));
(OMISSIS), (n. il (OMISSIS));
(OMISSIS), (n. il (OMISSIS));
(OMISSIS), (n. il (OMISSIS));
avverso la sentenza della Corte di Appello di Messina, Sezione penale, in data 01/02/2017;
Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal Consigliere Dott. IASILLO Adriano.
Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dott. PRATOLA Gianluigi, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' dei r…

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