Cassazione penale Sez. III sentenza n. 6324 del 18 febbraio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:6324PEN

Massima

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Il reato di detenzione per la vendita di prodotti alimentari in cattivo stato di conservazione, previsto dalla L. n. 283 del 1962, art. 5, lett. b) e d), è configurabile quando sia accertato che le concrete modalità di conservazione siano idonee a determinare il pericolo di un danno o deterioramento dell'alimento, senza che rilevi a tal fine l'effettiva produzione di un danno alla salute, attesa la natura di reato di danno a tutela del c.d. ordine alimentare, volto ad assicurare che il prodotto giunga al consumo con le garanzie igieniche imposte dalla sua natura. A tal fine, non è necessario procedere al prelievo di campioni ove i prodotti alimentari si presentino all'evidenza mal conservati, né è richiesto l'accertamento della destinazione alla vendita, essendo sufficiente la mera detenzione del prodotto da parte dell'operatore commerciale, sia esso grossista o dettagliante, in vista della fornitura ai consumatori. La revoca dell'ordinanza di ammissione dei testi della difesa, resa in difetto di motivazione sulla superfluità della prova, produce una nullità di ordine generale che deve essere immediatamente dedotta dalla parte presente, con la conseguenza che, in caso contrario, essa è sanata. L'esclusione della particolare tenuità del fatto, ai sensi dell'art. 131-bis c.p., può risultare implicitamente dalla motivazione con la quale il giudice abbia considerato gli indici di gravità oggettiva del reato e il grado di colpevolezza dell'imputato, per stabilire la congruità del trattamento sanzionatorio irrogato, superiore al minimo edittale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. SOCCI Angelo M - rel. Consigliere

Dott. CORBETTA Stefano - Consigliere

Dott. GAI Emanuela - Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 20/02/2020 del TRIBUNALE di MESSINA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ANGELO MATTEO SOCCI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore BARBERINI ROBERTA MARIA, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di Messina con sentenza del 20 febbraio 2020 ha condannato (OMISSIS) alla pena di Euro …

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