La dichiarazione di illegittimità costituzionale della norma che prevede il minimo edittale di pena per un determinato reato comporta la necessaria rideterminazione della pena inflitta all'imputato, in applicazione dei nuovi parametri sanzionatori. Tale vizio della pena è rilevabile d'ufficio in sede di legittimità, salvo il caso di inammissibilità del ricorso per tardività. L'annullamento della sentenza senza rinvio, con restituzione degli atti al giudice procedente, determina il venir meno dell'accordo tra le parti sulla pena, rimettendo le stesse nella situazione antecedente, senza che esse siano vincolate alla rinnovazione dell'accordo medesimo, ancorché su basi differenti. Tale situazione è del tutto analoga a quella della mancata ratifica dell'accordo da parte del giudice d'appello, disciplinata dall'articolo 602, comma 1-bis, del codice di procedura penale.