Cassazione penale Sez. II sentenza n. 2848 del 25 gennaio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:2848PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere ex art. 416 c.p. sussiste quando vi sia un accordo tra più persone, di carattere generale e continuativo, finalizzato all'attuazione di un programma delinquenziale, affidato ad una stabile organizzazione, con predisposizione di attività e mezzi idonei alla realizzazione di una serie indeterminata di delitti. Tale vincolo associativo, che si distingue dal mero concorso di persone nel reato, deve essere caratterizzato dalla consapevolezza e volontà di ciascun associato di far parte di un sodalizio criminoso, a prescindere dall'effettiva commissione dei singoli reati-fine programmati. Ai fini della configurabilità del reato associativo, è sufficiente anche una semplice e rudimentale predisposizione di mezzi, purché idonea alla realizzazione del programma delinquenziale, senza che sia necessario un contributo indispensabile di ciascun associato, essendo sufficiente anche un apporto minimo e di qualsiasi forma o contenuto. L'esistenza di un siffatto vincolo associativo può desumersi da una pluralità di elementi, quali la reiterazione di condotte delittuose omogenee, la ripartizione di ruoli e compiti tra i partecipi, la stabilità e continuità del sodalizio anche in caso di arresto di alcuni membri, la consapevolezza di ciascun associato di far parte di un'organizzazione criminale finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di delitti. Pertanto, il giudice di merito, sulla base di una valutazione complessiva degli elementi di prova, può legittimamente ritenere sussistente il reato di associazione per delinquere, anche in assenza di una struttura organizzativa particolarmente complessa, ove risulti provata l'esistenza di un vincolo associativo caratterizzato dalla consapevolezza e volontà dei partecipi di far parte di un sodalizio criminoso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. DI PAOLA Sergio - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - rel. Consigliere

Dott. MONACO Marco M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 11/07/2019 della CORTE APPELLO di CAMPOBASSO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere DI PISA FABIO;
lette le conclusioni scritte ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, comma 8, formulate dal Sostituto Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione, nella persona di COCOME…

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