Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 22793 del 30 maggio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:22793PEN

Massima

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Il riconoscimento della speciale attenuante prevista dall'art. 73, comma 7, del D.P.R. n. 309/1990 per i reati in materia di stupefacenti è subordinato alla sussistenza di due presupposti: da un lato, la collaborazione dell'imputato deve aver portato a risultati concreti ed effettivi, come l'arresto di altri soggetti coinvolti o il sequestro di rilevanti quantità di droga; dall'altro, l'imputato deve aver fornito informazioni complete e veritiere in merito al proprio coinvolgimento nel traffico illecito, senza limitarsi a indicare soltanto i nomi di presunti complici. Pertanto, il giudice può legittimamente negare l'applicazione di tale attenuante qualora ritenga che la collaborazione dell'imputato sia stata meramente esplorativa e priva di risultati concreti, ovvero che l'imputato abbia mantenuto un atteggiamento reticente, omettendo di fornire informazioni esaustive sul proprio ruolo e sull'entità del traffico di stupefacenti in cui era inserito. Inoltre, il giudice di appello è tenuto a rilevare d'ufficio l'applicazione della pena più favorevole prevista dalla normativa sopravvenuta, anche in assenza di specifiche doglianze da parte dell'imputato, al fine di garantire il rispetto del principio di legalità in materia penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - rel. Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. SCALIA Laura - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 22/10/2013 della Corte di appello di Bologna;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Ersilia Calvanese;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Birritteri Luigi, che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore, avv. (OMISSIS), che ha concluso riportandosi ai motivi di rico…

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