Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 4892 del 5 febbraio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:4892PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare l'ammissibilità di una richiesta di revisione di una sentenza penale irrevocabile, deve limitarsi a un sommario esame preliminare volto a verificare la sussistenza dei presupposti di forma e di sostanza previsti dalla legge, senza addentrarsi in un approfondito esame di merito. In particolare, ai fini dell'ammissibilità, il giudice deve riscontrare la presenza di specifiche situazioni sintomatiche della probabilità di un errore giudiziario e dell'ingiustizia della sentenza, quali l'inconciliabilità tra i fatti accertati in sentenze diverse, senza però procedere a una valutazione completa della rilevanza probatoria delle nuove risultanze. L'infondatezza della richiesta di revisione deve essere "manifesta", ovvero percepibile ictu oculi, senza necessità di un esame approfondito. Pertanto, il giudice può dichiarare inammissibile la richiesta di revisione quando le nuove prove addotte non siano idonee a scardinare il ragionamento probatorio della sentenza di condanna, in quanto non presentino una oggettiva incompatibilità con i fatti storici accertati, ma al più una diversa qualificazione giuridica degli stessi, ipotesi esclusa dall'istituto della revisione. Inoltre, la richiesta di revisione finalizzata a ottenere una riqualificazione del reato e una conseguente più mite sanzione, senza prospettare il proscioglimento del condannato, esula dall'ambito applicativo dell'istituto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTUNDO Vincenz - Presidente

Dott. MOGINI S. - rel. Consigliere

Dott. SCALIA Laura - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedet - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 13/04/2015 della Corte di appello di Perugia;
visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. MOGINI Stefano;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. GALLI Massimo, che ha concluso chiedendo che il ricorso sia rigettato.
RITENUTO IN FATTO
1. Con…

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