Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 43995 del 28 ottobre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:43995PEN

Massima

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La cessione di sostanze stupefacenti, anche se realizzata nei confronti di soggetti con i quali l'agente intrattiene rapporti di amicizia e finalizzata al consumo congiunto, integra il reato di cui all'art. 73 del D.P.R. n. 309/1990 e non può essere ricondotta nell'ambito della fattispecie penalmente irrilevante del consumo di gruppo, in quanto la sussistenza di un rapporto di conoscenza tra cedente e acquirenti non vale ad escludere la natura commerciale della condotta, che si caratterizza per la pluralità di cessioni realizzate in un arco temporale significativo. Inoltre, la determinazione della pena, nel rispetto dei criteri di cui all'art. 133 c.p., rientra nella discrezionalità del giudice di merito, il cui apprezzamento è sindacabile in sede di legittimità solo in caso di manifesta illogicità o irragionevolezza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA ((omissis)) - Presidente

Dott. IZZO Fausto - Consigliere

Dott. BLAIOTTA ((omissis)) - Consigliere

Dott. GRASSO Giuseppe - Consigliere

Dott. MONTAGNI Andrea - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 4234/2008 CORTE APPELLO di MILANO, del 26/09/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 02/10/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANDREA MONTAGNI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. La Corte di Appello di Milano, con sentenza in data 26.09.2012, confermava la sen…

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