Il reato di sequestro di persona a scopo di estorsione di cui all'art. 630 c.p. sussiste quando la privazione della libertà personale di una persona è finalizzata al conseguimento di un ingiusto profitto come prezzo della liberazione, a prescindere dall'esistenza di un precedente rapporto illecito tra l'autore del reato e la vittima. Tuttavia, la mancata previsione di una circostanza attenuante per i fatti di lieve entità rende la risposta sanzionatoria prevista dalla norma sproporzionata e lesiva del principio di proporzionalità della pena, con conseguente declaratoria di illegittimità costituzionale della norma nella parte in cui non prevede tale attenuante. Pertanto, il giudice deve valutare la sussistenza dell'ipotesi di lieve entità, tenuto conto delle connotazioni oggettive e soggettive della condotta, al fine di applicare la pena in misura ridotta.