Cassazione penale Sez. II sentenza n. 42356 del 15 novembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:42356PEN

Massima

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Il pubblico dipendente che, manipolando il sistema di controllo automatico della presenza in ufficio, si procura indebitamente il pagamento della retribuzione per ore di assenza dal lavoro, commette il reato di truffa aggravata e continuata in danno dell'Amministrazione statale. Tale condotta, consistente nell'alterazione dei dati del cartellino magnetico di presenza al fine di risultare ingiustamente presente in servizio, integra gli estremi dell'artificio e del raggiro idonei a indurre in errore l'ente pubblico e a procurare un ingiusto profitto, a prescindere dall'eventuale tolleranza o autorizzazione da parte dei dirigenti, i quali al più risponderebbero per concorso. Il danno patrimoniale va riferito all'Amministrazione e al Pubblico Erario, essendo state corrisposte somme non dovute, e non può essere escluso per pretesi permessi o prassi interne, in quanto la disciplina degli orari di lavoro e delle assenze è rimessa alla competenza insindacabile della Pubblica Amministrazione. L'errore di diritto su norme extrapenali non è configurabile, trattandosi di una grave e consapevole violazione dei doveri di pubblico impiego, non di una marginale inosservanza contrattuale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO Giuseppe Mar - Presidente

Dott. DI IORIO Giorgio - Consigliere

Dott. MORGIGNI Antonio - Consigliere

Dott. CARMENINI Secondo Libe - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

LA. ED. , n. (OMESSO) il (OMESSO);

avverso la sentenza 18/05/06 della Corte d'Appello di Trento sezione distaccata di Bolzano;

udita la relazione svolta dal consigliere DR. Antonio Morgigni;

udita la requisitoria del sostituto procuratore generale DR. Febbraro, che ha chiesto il rigetto del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Il 18 maggio 2006 la Corte d'appello di Trento sezione distaccata di Bolzan…

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