Cassazione penale Sez. I ordinanza n. 33129 del 23 luglio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:33129PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel pronunciare l'inammissibilità del ricorso avverso la sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti, afferma che il vizio di motivazione della sentenza emessa ai sensi dell'art. 444 c.p.p. non può essere dedotto tra i motivi di ricorso in sede di legittimità. Ciò in quanto, a seguito della modifica introdotta dalla L. n. 103/2017, l'art. 448 c.p.p., comma 2-bis, ha escluso dal novero dei casi di ricorso per cassazione il difetto di motivazione del giudice sull'insussistenza delle condizioni per pronunciare sentenza di proscioglimento ex art. 129 c.p.p. L'intento perseguito dal legislatore è quello di dare preminente rilievo al consenso prestato dall'imputato, personalmente o a mezzo di procuratore speciale, e quindi all'implicito riconoscimento di responsabilità, rendendo contraddittorio e superfluo un giudizio di impugnazione sullo svolgimento dei fatti. Pertanto, l'inammissibilità del ricorso per cassazione avverso una sentenza di patteggiamento, proposto per motivi diversi da quelli previsti dall'art. 448 c.p.p., comma 2-bis, deve essere dichiarata con procedura semplificata e non partecipata, in applicazione del combinato disposto degli artt. 448, comma 2-bis, e 610, comma 5-bis, c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. SANDRINI Enrico G. - Consigliere

Dott. FIORDALISI Domenico - rel. Consigliere

Dott. CASA Filippo - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 28/11/2018 del GIP TRIBUNALE di TREVISO udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. DOMENICO FIORDALISI.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) ricorre avverso la sentenza del G.i.p. del Tribunale di Treviso del 28 novembre 2018, che lo ha condannato ai sensi dell'articolo 444 c.p.p. alla pena di anni due, mesi dieci di reclusione ed Euro 9.000,00 di multa, in ordine ai seguenti reati, unificati dal vincolo della continuazione:
1) fabbricaz…

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