Consiglio di Stato sentenza n. 342 del 2021

ECLI:IT:CDS:2021:342SENT

Massima

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Il Comune è competente a ordinare la demolizione di opere edilizie abusive realizzate su aree demaniali marittime, senza la necessità di acquisire il previo parere di altri enti preposti alla tutela del demanio. L'ordine di demolizione è un atto vincolato, che non richiede una specifica motivazione circa la ricorrenza del concreto interesse pubblico alla rimozione dell'abuso, essendo tale ponderazione già compiuta a monte dal legislatore. La mera presentazione di una domanda di condono edilizio non rende invalida l'ordinanza demolitoria, la quale deve ritenersi comunque legittima fino all'eventuale accoglimento della domanda. L'obbligo di demolizione sussiste anche in assenza della previa notifica della diffida prevista dall'art. 54 del codice della navigazione, essendo sufficiente l'ordine di rimessione in pristino. La partecipazione procedimentale non è necessaria per l'adozione dell'ordine di demolizione, in quanto atto vincolato, né sussiste contraddittorietà tra tale ordine e la richiesta di pagamento dell'indennità di occupazione del suolo demaniale. Il Comune può disporre la demolizione senza attendere la definizione della domanda di sanatoria e senza dover applicare eventuali previsioni del piano paesistico regionale per il recupero di nuclei edilizi abusivi, in quanto tali disposizioni non possono precludere l'adozione dei necessari provvedimenti sanzionatori di natura edilizia.

Sentenza completa

Pubblicato il 11/01/2021

N. 00342/2021REG.PROV.COLL.

N. 02104/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2104 del 2014, proposto dai signori Riccardo Baldazzi, in proprio ed in qualità di legale rappresentante
pro tempore
della società La Veranda Snc, Maurizio Baldazzi, Emanuela Baldazzi e Laura Corsi, tutti rappresentati e difesi dall’avvocato Giuseppe Fornaro, elettivamente domiciliata in Roma, piazza Trinità dei Monti, n. 16,

contro

- il Comune di Ardea, in persona del Sindaco in carica
pro tempore
, non costituitosi in giudizio;
- il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, in persona del Ministro
pro tempore
, l’Agenzia del Demanio, in persona del Direttore
pro tempore
, il Mini…

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