Cassazione penale Sez. I sentenza n. 44976 del 29 ottobre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:44976PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La capacità di intendere e di volere dell'imputato al momento del fatto e la sua capacità di partecipare coscientemente al processo penale devono essere valutate dal giudice sulla base di una motivazione logica e coerente, che tenga conto degli elementi probatori acquisiti, senza che il giudice di legittimità possa sindacare tale valutazione se non in caso di manifesta illogicità o contraddittorietà. L'esclusione della legittima difesa putativa richiede la verifica rigorosa della sussistenza dei requisiti di proporzionalità tra l'azione difensiva e l'offesa subita, nonché dell'inevitabilità dell'offesa per ragioni di difesa personale, valutati secondo un criterio di ragionevolezza ex ante e non ex post. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella determinazione della pena, sindacabile in sede di legittimità solo in caso di manifesta illogicità o irragionevolezza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. NOVIK ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M.S. - Consigliere

Dott. SANDRINI ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 17/2012 CORTE ASSISE APPELLO di LECCE, del 11/03/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 19/09/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis)) NOVIK;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'annullamento con rinvio per l'audizione della Dottoressa (OMISSIS) e per valutazione della produzione docum…

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