Cassazione penale Sez. V sentenza n. 33143 del 8 settembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:33143PEN

Massima

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Il metodo mafioso si configura quando l'azione criminosa, posta in essere evocando la contiguità ad un'associazione mafiosa, sia funzionale a creare nella vittima una condizione di assoggettamento, come riflesso del prospettato pericolo di trovarsi a fronteggiare le istanze prevaricatrici di un gruppo criminale mafioso. Pertanto, l'aggravante dell'utilizzo del metodo mafioso di cui all'art. 416-bis.1 c.p. ricorre quando l'agente, nel compiere il reato, faccia riferimento alla sua appartenenza o vicinanza ad ambienti mafiosi, al fine di incutere timore nella vittima e costringerla ad assoggettarsi alle sue richieste, indipendentemente dall'effettiva capacità di nuocere concretamente. La sussistenza di tale aggravante deve essere provata oltre ogni ragionevole dubbio, non essendo sufficiente la mera conoscenza da parte della vittima della vicinanza dell'agente ad ambienti mafiosi, ma essendo necessario che l'agente abbia posto in essere condotte specificamente evocative della forza intimidatrice derivante dal vincolo associativo. Inoltre, la credibilità della persona offesa, pur dovendo essere attentamente vagliata dal giudice, non può essere disattesa sulla base di mere contestazioni generiche, essendo necessario un confronto puntuale con le argomentazioni addotte nella motivazione della decisione impugnata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. ROMANO Michele - rel. Consigliere

Dott. PILLA Egle - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 27/04/2021 della Corte di appello di Catanzaro;
visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ROMANO Michele;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale CERONI Francesca, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore dell'imputato, avv. (OMISSIS), in sostituzione dell'avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accogliment…

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