Cassazione penale Sez. I sentenza n. 13011 del 7 aprile 2005

ECLI:IT:CASS:2005:13011PEN

Massima

Massima ufficiale
Il provvedimento di revoca del beneficio della sospensione condizionale della pena nei casi previsti dall'art. 168 comma primo nn. 1 e 2, e comma quarto cod. pen. ha natura dichiarativa in quanto, non richiedendo una valutazione di natura discrezionale, determina automatici effetti di diritto sostanziale. Ne consegue che il giudice (nella specie la Corte di appello), svolgendo un'attività puramente ricognitiva e non discrezionale, non incorre nel divieto di "reformatio in peius" qualora, in mancanza dell'appello del P.M., proceda alla revoca del beneficio concesso in violazione della legge dal giudice di primo grado.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
SEZIONE PRIMA PENALE
Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:
SOSSI Mario - Presidente
FABBRI Gianvittore - Consigliere
CHIEFFI Severo - Consigliere
SANTACROCE Giorgio - Consigliere
VANCHERI Angelo - Consigliere
ha pronunciato la seguente:
SENTENZA/ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
1) Em. Ta. N. IL (...);
avverso SENTENZA del 12/02/2004 CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, la sentenza ed il procedimento;
udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dr. CHIEFFI SEVERO;
udite le conclusioni del P.G. Dr. ((omissis)), che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilità del ricorso.
SVOLGIMENTO DEL PROCESSO - MOTIVI DELLA DECISIONE
Con sentenza 12/02/2004 la Corte di Appello di Roma -in parziale riforma della sentenza 24/02/1999 del Tribunale in sede, con la quale Em. Ta. era stato dichiarato colpevole dei reati di detenzione e porto i…

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