Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 41573 del 8 ottobre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:41573PEN

Massima

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Il reato di maltrattamenti in famiglia di cui all'art. 572 c.p. si configura quando la condotta abituale dell'agente, caratterizzata da una pluralità di atti lesivi dell'integrità fisica e del patrimonio morale del soggetto passivo, determina uno stato di sofferenza fisica e morale continuativa, tale da rendere abitualmente dolorose le relazioni familiari, anche in assenza di una totale soggezione della vittima all'autore. L'abitualità della condotta non richiede necessariamente un comportamento vessatorio ininterrotto, essendo sufficiente la ripetizione di atti vessatori, anche se per un limitato periodo di tempo, purché unificati da un'unica intenzione criminosa di ledere l'integrità fisica o il patrimonio morale del soggetto passivo. Ai fini della configurabilità del reato, non assume rilievo il fatto che gli atti lesivi si siano alternati con periodi di normalità o siano stati cagionati da motivi contingenti, atteso che, data la natura abituale del delitto, l'intervallo di tempo tra una serie e l'altra di episodi lesivi non fa venir meno l'esistenza dell'illecito. Inoltre, la valutazione della credibilità delle dichiarazioni testimoniali, anche di soggetti parzialmente coinvolti nella vicenda, rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, la cui motivazione è immune da vizi logici manifesti se adeguatamente giustificata sulla base del complessivo quadro probatorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GARRIBBA Tito - Presidente

Dott. GRAMENDOLA Frances - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA B. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 49/2010 CORTE APPELLO di CAGLIARI, del 20/11/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 08/05/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. BENEDETTO PATERNO' RADDUSA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. D'ANGELO Giovanni che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv. (OMISSIS) per (OMISSIS) che ha concluso per l'acc…

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