Cassazione penale Sez. I sentenza n. 34707 del 23 settembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:34707PEN

Massima

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La misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno può essere applicata nei confronti di un soggetto ritenuto socialmente pericoloso per la sua appartenenza a un'associazione criminale di tipo mafioso, anche in assenza di condanne penali definitive, purché sussistano elementi indiziari sufficienti a dimostrare tale appartenenza e l'attualità della pericolosità sociale. La confisca dei beni può essere disposta quando vi siano elementi che comprovino la provenienza illecita dei redditi e la disponibilità diretta o indiretta dei beni da parte del soggetto ritenuto socialmente pericoloso, in ragione del suo inserimento nell'associazione criminale. Il giudizio di pericolosità sociale e la conseguente applicazione delle misure di prevenzione personali e patrimoniali non sono sindacabili in sede di legittimità per vizi logici o di merito della motivazione, ma solo per violazione di legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. CAIAZZO Luigi - Consigliere

Dott. TARDIO Angela - rel. Consigliere

Dott. BONITO Francesco M.S - Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO Piera M.S. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

VI. SA. N. IL (OMESSO);

avverso il decreto n. 166/2007 della CORTE APPELLO di NAPOLI, del 01/04/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANGELA TARDIO;

lette le conclusioni del Procuratore Generale Dott. CARMINE STABILE, che ha chiesto rigettarsi il ricorso con le conseguenti statuizioni.

RITENUTO IN FATTO

1. Con decreto del 1 aprile 2010, la Corte d'appello di Napoli ha rigettato l&…

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