Cassazione penale Sez. II sentenza n. 24729 del 8 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:24729PEN

Massima

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Il reato di partecipazione ad associazione di stampo mafioso si configura quando l'imputato, con consapevolezza e volontà, fornisce un contributo continuativo e funzionale al perseguimento degli scopi del sodalizio criminoso, anche attraverso il compimento di atti esecutivi di singoli reati-fine, dimostrando di essere stabilmente inserito nell'organizzazione e di condividerne le finalità. A tal fine, rilevano elementi quali la ripetitività e la sistematicità dei contatti con gli altri affiliati, la suddivisione dei ruoli e delle attività, la disponibilità di armi e la capacità di intimidazione del vincolo associativo, nonché la percezione di proventi illeciti e l'assunzione di condotte volte a garantire il sostentamento dei membri detenuti. Il giudizio di responsabilità può fondarsi su un complesso di indizi gravi, precisi e concordanti, desunti da intercettazioni, dichiarazioni di collaboratori di giustizia e altri elementi probatori, senza che sia necessaria la prova di un contributo diretto a singoli reati-fine, essendo sufficiente la dimostrazione dell'inserimento stabile e consapevole dell'imputato nell'associazione e del suo apporto al perseguimento dei suoi scopi. Il riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche è rimesso alla discrezionalità del giudice di merito, che deve valutare la sussistenza di elementi positivi nella condotta dell'imputato tali da giustificare un trattamento sanzionatorio più favorevole, senza che sia necessaria una specifica motivazione per il diniego, purché la decisione non risulti manifestamente illogica o contraddittoria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE SANTIS M. Anna - Presidente

Dott. BORSELLINO M. Daniel - rel. Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - Consigliere

Dott. NICASTRO Giuseppe - Consigliere

Dott. TURTUR M. Marzia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza resa il 9 giugno 2021 dalla CORTE di APPELLO di Lecce;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere MARIA DANIELA BORSELLINO;
sentite le conclusioni del Pubbli…

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