Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 26617 del 11 giugno 2018

ECLI:IT:CASS:2018:26617PEN

Massima

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Il custode di beni sottoposti a sequestro amministrativo è responsabile del reato di cui all'art. 335 c.p. (sottrazione o dispersione di cose sottoposte a sequestro) qualora, per colpa, ne cagioni la dispersione o sottrazione, anche se i beni si trovavano in un luogo aperto e accessibile a terzi, in quanto egli è tenuto a garantirne la custodia diligente e a denunciare tempestivamente eventuali sottrazioni o danneggiamenti. L'elemento soggettivo del reato è integrato dalla colpa, che sussiste quando il custode non abbia adottato le cautele necessarie per impedire la dispersione o sottrazione dei beni, come denunciare l'accesso di terzi al luogo di custodia o la scomparsa degli stessi. Non è necessario che il custode abbia personalmente sottratto i beni, essendo sufficiente la sua negligenza nel garantirne la custodia. Inoltre, la mancata comunicazione della sottrazione da parte del custode integra un ulteriore indice della sua colpa. La responsabilità del custode permane anche quando i beni si trovino in un luogo chiuso e non accessibile a terzi, in quanto egli è comunque tenuto a vigilare sulla loro conservazione e a denunciare tempestivamente eventuali sottrazioni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. CORBO Antonio - Consigliere

Dott. VIGNA Maria S - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 2/03/2017 della Corte di appello di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)) che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore, avv. (OMISSIS), quale sost. proc. dell'avv. d'ufficio (OMISSIS), che si e' riportata ai m…

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