Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 730 del 2015

ECLI:IT:TARMI:2015:730SENT

Massima

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Il Comune di Milano, pur avendo accertato l'occupazione abusiva di un immobile di proprietà privata, non può esercitare i poteri extra ordinem di cui agli artt. 50 e 54 del d.lgs. n. 267/2000 per disporre lo sgombero, qualora la situazione di emergenza sia ormai superata e l'occupazione abusiva si sia consolidata nel tempo. In tali casi, il Comune è tenuto a pronunciarsi espressamente sulle istanze presentate dai proprietari, motivando il diniego di intervento con l'insussistenza dei presupposti per l'esercizio di poteri straordinari, senza che ciò integri una violazione del giudicato formatosi sull'accertamento dell'illegittimità del precedente silenzio serbato sull'istanza. Il proprietario non può contestare nel giudizio di ottemperanza la motivazione del diniego, dovendo eventualmente impugnare separatamente l'atto espresso, in sede di giudizio di legittimità.

Sentenza completa

N. 02666/2014
REG.RIC.

N. 00730/2015 REG.PROV.COLL.

N. 02666/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2666 del 2014, proposto da:
Sanitaria Ceschina & C s.p.a. e Immobiliare Campi s.r.l., rappresentate e difese dagli avv. Luca Formilan, Annelise Ghelfi, Alessandro Basilico e Vittorio Angiolini, con domicilio eletto presso lo studio di quest’ultimo, in Milano, Via Chiossetto, 14;

contro

Comune di Milano, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dagli avv. Maria Giulia Schiavelli, Antonello Mandarano, Maria Lodovica Bognetti, Paola Cozzi, Alessandra Montagnani Amendolea ed Elena Maria Ferradini, domiciliato in Milano, Via Andreani, 10, presso gli uffici dell'avvocatura comunale;
Min…

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