Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 9530 del 2017

ECLI:IT:TARLAZ:2017:9530SENB

Massima

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Il termine perentorio di impugnazione di un provvedimento amministrativo decorre dalla data di piena conoscenza dello stesso da parte del destinatario, indipendentemente dalla forma di notificazione adottata. Il mancato rispetto di tale termine comporta l'irricevibilità del ricorso proposto avverso il provvedimento, con conseguente inammissibilità dell'impugnazione di atti consequenziali e condizionati dal provvedimento principale. Il giudice amministrativo, in presenza di tali presupposti, è tenuto a dichiarare l'irricevibilità e l'inammissibilità del ricorso, senza poter entrare nel merito delle questioni sostanziali dedotte. Tuttavia, in ragione della peculiarità della vicenda processuale, possono sussistere giusti motivi per compensare le spese di giudizio tra le parti.

Sentenza completa

Pubblicato il 04/09/2017

N. 09530/2017 REG.PROV.COLL.

N. 09577/2000 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9577 del 2000, proposto da:
BALDOLINI Rossano, rappresentato e difeso dagli avv.ti ((omissis)) e ((omissis)) ed elettivamente domiciliato presso lo Studio del secondo dei suindicati difensori in Roma, Via Lutezia, n.8;

contro

il COMUNE DI GENZANO DI ROMA, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avv. ((omissis)), presso il cui Studio è elettivamente domiciliato in Roma, Viale Pinturicchio, n. 45;

per l'annullamento, previa adozione di misure cautelari

- dell’ordinanza dirigenziale 3 marzo 2000 n. 4559 con cui il ricorrente è stato diffidato a sospe…

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