Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 2399 del 2013

ECLI:IT:TARNA:2013:2399SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di sospensione cautelare dei lavori, adottato ai sensi dell'art. 28 del d.lgs. n. 42/2004 a tutela di beni culturali, deve essere motivato in modo adeguato e contenere l'indicazione espressa della sua durata, in quanto tale misura ha carattere eccezionale e provvisorio, finalizzata a consentire all'amministrazione la rivalutazione degli interessi già esaminati all'atto dell'emanazione del provvedimento principale, evitando al contempo che esso possa produrre, nelle more della rivalutazione, un pregiudizio irreparabile. La mancata apposizione di un termine di durata rende il provvedimento di sospensione illegittimo, in quanto si traduce in una sorta di sospensione cautelare sine die che, da un lato, perde il carattere della strumentalità, e dall'altro viola il principio di tipicità degli atti amministrativi, in forza del quale i provvedimenti cautelari producono effetti limitati nel tempo. Pertanto, l'amministrazione non può adottare una sospensione a tempo indeterminato, ma deve indicare espressamente il termine di efficacia della misura cautelare, eventualmente prorogabile per una sola volta, al fine di consentire al destinatario di non rimanere esposto "sine die" all'incertezza circa la sussistenza del proprio "jus aedificandi".

Sentenza completa

N. 04486/2008
REG.RIC.

N. 02399/2013 REG.PROV.COLL.

N. 04486/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Ottava)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4486 del 2008, proposto da:
Le.Co. S.r.l., rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Napoli, viale Gramsci n.19;

contro

Soprint. Beni Arch. e Paesaggio di Napoli-Caserta-Benevento, rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Napoli, via Diaz 11 Avv.Ra Stato;
Comune di Piedimonte Matese, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Napoli, V S.Pasquale A Chiaia,55;

per l'annullamento

dell’ ordinanza prot. 16133 del 25.07.2008 con cui l…

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