Cassazione penale Sez. V sentenza n. 6376 del 16 febbraio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:6376PEN

Massima

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L'interesse all'impugnazione di un'ordinanza applicativa di una misura cautelare personale persiste ai fini del giudizio di riparazione per ingiusta detenzione, anche quando la misura sia stata nel frattempo revocata e l'indagato rimesso in libertà, purché le censure non riguardino la mancanza delle condizioni di applicabilità della misura, ma la prospettata carenza di domanda cautelare. L'indagato ha l'onere di dedurre espressamente il proprio interesse all'ottenimento della pronuncia cautelare, anche dopo la rimessione in libertà, al fine di consentire il riesame delle condizioni genetiche della cautela.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE ((omissis)) - Presidente

Dott. COLONNESE Andrea - Consigliere

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. AMATO Alfonso - rel. Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) MU. AD. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 147/2009 TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA, del 23/09/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. AMATO Alfonso;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. DI CASOLA Carlo: ann.to c.r..

MOTIVI DELLA DECISIONE

La S.C. annullava con rinvio l'ordinanza 19.6.08 del Tribunale del riesame di Reggio Calabria, pronunciata nei confronti di Mu. Ad.…

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