Cassazione penale Sez. V sentenza n. 38451 del 17 settembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:38451PEN

Massima

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La massima giuridica che può essere estratta dalla sentenza è la seguente: Le espressioni ingiuriose contenute in atti difensivi presentati in un procedimento giudiziario, anche se non necessarie o decisive per l'accoglimento della domanda, non integrano il reato di diffamazione qualora siano funzionali e pertinenti alle argomentazioni poste a sostegno della tesi prospettata, rientrando nella causa di non punibilità prevista dall'art. 598 c.p. Ciò in quanto la scriminante di cui all'art. 598 c.p. opera su un piano diverso rispetto alla scriminante dell'esercizio del diritto di difesa di cui all'art. 51 c.p., non escludendo l'antigiuridicità del fatto, ma solo l'applicazione della pena, e ricomprendendo anche condotte di offesa non necessarie, purché inserite nel contesto difensivo. Pertanto, ai fini dell'operatività della causa di non punibilità di cui all'art. 598 c.p. in relazione agli scritti difensivi, ciò che rileva è che le affermazioni lesive dell'altrui reputazione siano funzionali alle argomentazioni svolte attinenti all'oggetto della causa, anche se non necessarie o decisive per l'accoglimento della domanda.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. BELMONTE Maria T. - rel. Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
dalla parte civile (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 21/06/2018 del TRIBUNALE di TRAPANI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere SESSA RENATA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore DI LEO GIOVANNI;
Il Proc. Gen. conclude per l'inammissibilita'.
RITENUTO IN …

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