Cassazione penale Sez. III sentenza n. 33428 del 31 luglio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:33428PEN

Massima

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Il reato di violenza sessuale di cui all'art. 609-bis c.p. può configurarsi anche in presenza di atti sessuali che, pur non riguardando direttamente le zone genitali, siano idonei a compromettere la libera determinazione della sessualità della persona offesa e ad invadere la sua sfera sessuale con modalità connotate dalla costrizione, violenza, minaccia o abuso di autorità. La valutazione della natura sessuale dell'atto deve essere compiuta sulla base di una valutazione complessiva della condotta, tenendo conto del contesto ambientale e sociale in cui l'azione è stata realizzata, del rapporto intercorrente tra i soggetti coinvolti e di ogni altro dato fattuale qualificante, al fine di accertare se l'atto abbia inciso sulla libertà sessuale della vittima. Pertanto, anche atti come palpamenti, sfregamenti o baci, pur non riguardando direttamente le zone erogene, possono integrare il reato di violenza sessuale qualora, in considerazione delle circostanze concrete, risultino idonei a compromettere la libera autodeterminazione della persona offesa nella sfera della propria sessualità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI NICOLA Vito - Presidente

Dott. SOCCI Angelo M. - Consigliere

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

Dott. ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. NOVIELLO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 20/10/2022 della Corte d'appello di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dr. ((omissis));
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza emessa in data 20 ottobre 2022, la Corte d'appello di Milano, in parzi…

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