Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 2041 del 2023

ECLI:IT:TARSA:2023:2041SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è che il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente, qualora questa esprima la volontà di non avere più interesse alla definizione del giudizio. Ciò in quanto il processo amministrativo resta nella disponibilità della parte che lo ha attivato, senza che il giudice possa decidere nel merito ove la parte attrice abbia dichiarato di non avere più alcun interesse alla pronuncia di annullamento degli atti impugnati. La dichiarazione di improcedibilità per sopravvenuta mancanza di interesse implica una situazione di fatto o di diritto nuova, tale da rendere certa e definitiva l'inutilità della sentenza, per aver fatto venir meno per il ricorrente l'utilità della pronuncia del giudice. Pertanto, il giudice amministrativo, di fronte alla espressa dichiarazione di disinteresse della parte ricorrente, non può che dichiarare il ricorso improcedibile, in applicazione del principio della domanda e della disponibilità del processo amministrativo, senza poter entrare nel merito della controversia.

Sentenza completa

Pubblicato il 22/09/2023

N. 02041/2023 REG.PROV.COLL.

N. 01021/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1021 del 2022, proposto da:
Angelina Caputo e Mario Manzo, rappresentati e difesi dagli avvocati Francesco Accarino, Federico Acocella e Paolo Accarino, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio Paolo Accarino in Salerno, corso Vittorio Emanuele 58;

contro

Comune di Cava dei Tirreni, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Antonino Cascone, Giuliana Senatore e Manuela Casilli, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento

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