Cassazione penale Sez. III sentenza n. 21778 del 31 maggio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:21778PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La detenzione e cessione di sostanze stupefacenti, anche in modica quantità e per uso personale, integra il reato di cui agli artt. 110, 81 cpv. c.p. e 73 D.P.R. 309/1990, qualora sia commessa in concorso da più persone. Il giudice di merito può fondare la condanna sulla base di elementi probatori diversi dalle dichiarazioni del testimone assente, purché logicamente e adeguatamente motivati, senza che ciò integri un vizio di motivazione censurabile in cassazione. La consapevolezza della detenzione e cessione di droga e il tentativo di occultarne le prove integrando il reato di favoreggiamento, escludono la possibilità di riqualificare il fatto in tale fattispecie meno grave.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE MAIO Guido - Presidente

Dott. PETTI Ciro - Consigliere

Dott. TERESI Alfredo - Consigliere

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) FU. DA. , n. il (OMESSO);

avverso la sentenza n. 29/2009 Corte App. Sez. Minorenni di Messina, del 04/03/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 14/04/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SANTI GAZZARA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto.

RITENUTO IN FATTO

Il Tribunale per i minorenni di Messina, con sentenza del 29/1/09, dichiarava Fu. Da. colpevole de…

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