Cassazione penale Sez. I sentenza n. 4327 del 1 febbraio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:4327PEN

Massima

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Il ricorso straordinario per cassazione per errore di fatto ai sensi dell'art. 625-bis c.p.p. è ammissibile solo quando l'errore percettivo della Corte di cassazione, causato da una svista o da un equivoco nella lettura degli atti processuali, abbia influenzato in modo determinante il processo decisionale, conducendo ad una pronuncia diversa da quella che sarebbe stata adottata in assenza di tale errore. Pertanto, non è configurabile un errore di fatto, ma piuttosto un errore di giudizio, quando la causa dell'errore non sia identificabile esclusivamente in una fuorviata rappresentazione percettiva e la decisione abbia comunque contenuto valutativo. In particolare, in tema di prescrizione del reato, il ricorso straordinario per errore di fatto è ammissibile solo quando la statuizione sul punto sia l'esclusiva conseguenza di un errore percettivo, e non anche quando il preteso errore sulla causa estintiva derivi da una qualsiasi valutazione giuridica o da un apprezzamento di fatto. Inoltre, il computo dei periodi di sospensione della prescrizione, ivi inclusi quelli derivanti da impedimento assoluto a comparire per malattia dell'imputato, rientra nell'ambito della valutazione di fatti processuali, insindacabile in sede di ricorso straordinario per errore di fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. CAIAZZO ((omissis)) - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. TARDIO Angela - rel. Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 27836/2010 della CORTE CASSAZIONE ROMA del 24/03/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));

sentite le conclusioni del Procuratore Generale Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso;

udito il difensore del ricorrente Avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. (OMISSIS) in data 26 aprile 2011…

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