Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 2523 del 2011

ECLI:IT:TARLAZ:2011:2523SENT

Massima

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Il ricorso diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse quando la nota impugnata, che costituiva la fonte della richiesta di pagamento del prelievo supplementare, è stata integralmente sostituita da una nuova comunicazione dell'amministrazione, rendendo così priva di oggetto l'originaria impugnativa. In tali casi, il giudice amministrativo non può che pronunciare l'improcedibilità del gravame, compensando le spese di giudizio tra le parti in ragione dei giusti motivi che hanno determinato la sopravvenuta carenza di interesse. La massima giuridica che si può trarre dalla sentenza è la seguente: Il ricorso diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse quando l'atto impugnato, che costituiva la fonte della pretesa dell'amministrazione, è stato integralmente sostituito da un nuovo provvedimento, rendendo così priva di oggetto l'originaria impugnativa. In tali casi, il giudice amministrativo non può che pronunciare l'improcedibilità del gravame, compensando le spese di giudizio tra le parti in ragione dei giusti motivi che hanno determinato la sopravvenuta carenza di interesse. Il principio di diritto affermato dalla sentenza è che il venir meno dell'interesse all'impugnazione, a causa della sostituzione dell'atto impugnato con un nuovo provvedimento, determina l'improcedibilità del ricorso, con compensazione delle spese di giudizio tra le parti, in considerazione della giustificata ragione che ha determinato la sopravvenuta carenza di interesse. Tale principio è formulato in modo chiaro, astratto e conciso, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato e senza riferimenti al caso specifico, citazioni non essenziali o dettagli procedurali.

Sentenza completa

N. 10252/1999
REG.RIC.

N. 02523/2011 REG.PROV.COLL.

N. 10252/1999 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

Sul ricorso numero di registro generale 10252 del 1999, proposto da:
Agriform Alimentare S.p.A., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dagli avv.ti ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio di quest’ultimo difensore, sito in Roma, via Salaria, 300;

contro

AIMA - Azienda di Stato per gli Interventi nel Mercato Agricolo, rappresentata e difesa dall’Avvocatura Generale dello Stato, domiciliata in Roma, via dei Portoghesi n. 12;

nei confronti di

Ministero dell’Economia e delle Finanze, in persona del Ministro pro-tempore, rappresentato e difeso dall’Avvocatura Generale dell…

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