Cassazione penale Sez. V sentenza n. 15972 del 16 aprile 2015

ECLI:IT:CASS:2015:15972PEN

Massima

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La provocazione da parte della vittima, anche se grave e reiterata, non giustifica una reazione sproporzionata da parte dell'imputato, che comunque deve essere valutata in relazione all'intero contesto dell'azione delittuosa. Pur in presenza di una provocazione rilevante, il giudice può riconoscere l'attenuante di cui all'art. 62 n. 2 c.p. solo quando la reazione dell'imputato risulti proporzionata alla gravità della provocazione subita, senza eccedere in misura apprezzabile i limiti della legittima difesa. Pertanto, il giudice deve effettuare una valutazione complessiva della condotta dell'imputato, tenendo conto di tutti gli elementi emersi, al fine di verificare se la reazione, pur essendo conseguenza della provocazione, sia stata contenuta entro limiti ragionevoli, oppure se abbia assunto caratteri di eccessiva sproporzione. Solo in quest'ultimo caso, la circostanza attenuante della provocazione non può essere riconosciuta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. DE MARZO G. - rel. Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO P. G. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 25/2014 CORTE ASSISE APPELLO di MILANO, del 19/09/2014;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 12/02/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIUSEPPE DE MARZO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ANIELLO Roberto che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv. (OMISSIS), in sostituzione dell'avv.…

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