Cassazione penale Sez. II sentenza n. 4589 del 31 gennaio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:4589PEN

Massima

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Il giudice, nell'ambito della discrezionalità prevista dalla legge, può sostituire la pena detentiva con una sanzione alternativa, purché sia motivata la scelta della misura ritenuta più idonea al reinserimento sociale del condannato. Tale discrezionalità, tuttavia, incontra il limite della non sostituibilità della pena detentiva quando il giudice presuma che il condannato non adempia alle prescrizioni imposte, come nel caso di recidiva e di precarie condizioni individuali e sociali che non garantiscano la stabilità del vincolo con il territorio, tali da far presumere l'inosservanza delle eventuali prescrizioni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. RAGO Geppi - rel. Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
contro la sentenza del 23/06/2016 della Corte di Appello di Genova;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. G. Rago;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
FATTO E DIRITTO
1. (OMISSIS) - condannato per i delitti di cui agli articoli 474 e 648 c.p. ha proposto ricorso per ca…

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