Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 20637 del 15 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:20637PEN

Massima

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Il diniego della sospensione condizionale della pena è legittimo quando la pena complessivamente inflitta, sommando quella del procedimento in esame e quella di una precedente condanna, supera il limite di due anni ostativo al riconoscimento del beneficio, senza che il giudice sia tenuto a pronunciarsi sulla questione di legittimità costituzionale relativa alla rinunciabilità dell'indulto concesso in un diverso procedimento, in quanto tale questione attiene a un profilo estraneo al giudizio in corso e deve essere dedotta autonomamente in un incidente di esecuzione. Il giudice, nel valutare la sussistenza dei presupposti per la concessione della sospensione condizionale della pena, deve limitarsi a verificare i requisiti previsti dalla legge, senza poter estendere il proprio scrutinio a questioni attinenti a procedimenti diversi da quello in esame, le quali devono essere autonomamente proposte nelle sedi competenti. Il principio di diritto affermato dalla Corte di Cassazione ribadisce che, in tema di impugnazioni, qualora dall'eventuale accoglimento del ricorso proposto dall'imputato non possa derivare alcun pregiudizio alla parte civile, quest'ultima non ha titolo alla rifusione delle spese processuali in caso di rigetto o declaratoria di inammissibilità del gravame, in quanto la sua partecipazione in questa fase del giudizio avente ad oggetto esclusivamente aspetti penalistici è meramente facoltativa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. COSTANTINI Antonio - Consigliere

Dott. DI GERONIMO Paolo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa il 22/2/2022 dalla Corte di appello di Napoli;
visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;
udita la relazione del consigliere ((omissis));
udito del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che conclude per l'inammissibilita' del ricorso;
udito l'avvocato (OMISSIS), in sostituzione dell'avvocato (OMISSIS), difensore della parte civile "(OMISSIS)", il qual…

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