Cassazione penale Sez. II sentenza n. 49764 del 31 ottobre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:49764PEN

Massima

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Il delitto di tentata estorsione aggravata si configura quando l'agente, pur avanzando una pretesa economica, ricorre a violenza o minaccia per indurre la vittima a procurarsi il denaro richiesto, senza che tale pretesa risulti effettiva, concreta e azionabile in giudizio. Ciò in quanto l'elemento discriminante tra il reato di estorsione e l'esercizio arbitrario delle proprie ragioni è rappresentato non solo dall'intensità della coercizione attuata, ma anche dalla sussistenza di una pretesa giuridicamente tutelabile, anche se solo putativa, da parte dell'agente. Pertanto, la mera insoddisfazione per un servizio reso e l'unilaterale determinazione di un risarcimento, in assenza di elementi certi circa l'inesatta esecuzione dell'intervento e l'entità del danno, non integrano gli estremi dell'esercizio arbitrario delle proprie ragioni, configurando invece il delitto di tentata estorsione aggravata laddove l'agente ricorra a violenza o minaccia per ottenere l'immediato pagamento di una somma di denaro non dovuta. Ciò in quanto, perché possa ravvisarsi il reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni, è necessario che il comportamento dell'agente si sia concretato nella realizzazione di una pretesa di diritto mediante la sostituzione della privata violenza alla coazione del provvedimento giudiziale, sostanziandosi l'illecito nell'indebita attribuzione a sé, da parte del privato, di poteri e facoltà spettanti esclusivamente al giudice, con la coscienza che l'oggetto della pretesa gli competa effettivamente e giuridicamente, anche se non sia azionabile o sia infondata. Ne consegue che il reato resta escluso quando si tratti di pretesa illegittima in tutto o in parte, giacché in tal caso l'opinato diritto non è che un pretesto per mascherare altre finalità che hanno determinato la violenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. DE SANTIS Anna Mari - rel. Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. a (OMISSIS);
avverso la sentenza resa in data 13/11/2017 dalla Corte d'Appello di Milano;
Visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;
udita nell'udienza pubblica del 20/9/2018 la relazione del Cons. Dott.ssa DE SANTIS Anna Maria;
udita la requisitoria del Sost. Proc. Gen., Dott. VIOLA Alfredo, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore, Avv. (OMISSIS) in sostituzione dell'Avv. (OMISSIS), che si e' riport…

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