Cassazione penale Sez. V sentenza n. 26179 del 7 luglio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:26179PEN

Massima

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Il giudice, nel determinare la durata delle pene accessorie per i reati di bancarotta fraudolenta, deve operare una valutazione caso per caso, ancorandosi ai criteri di cui all'art. 133 c.p. e tenendo conto del diverso carico afflittivo e della diversa finalità rispetto alla pena principale. La durata delle pene accessorie non può essere automaticamente rapportata alla durata della pena principale, ma deve essere commisurata in concreto sulla base di una adeguata motivazione, che consideri la gravità del fatto, la personalità dell'imputato e tutti gli altri elementi rilevanti ai fini della individualizzazione della sanzione. La Corte costituzionale, con la sentenza n. 222/2018, ha dichiarato l'illegittimità della previsione di una durata decennale fissa delle pene accessorie per i reati fallimentari, introducendo la necessità di una determinazione da parte del giudice secondo i criteri di cui all'art. 133 c.p. Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione, con la sentenza n. 28910/2019, hanno ulteriormente chiarito che tale principio si applica a tutte le pene accessorie per le quali la legge prevede un limite di durata minimo e massimo, o solo uno di essi, imponendo al giudice di merito di procedere ad una rinnovata commisurazione in base ai suddetti criteri.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. PILLA Egle - rel. Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrina - Consigliere

Dott. CUOCO Michele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 04/06/2021 della CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. EGLE PILLA;
Letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dr. TASSONE KATE, che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso;
Lette le conclusioni scritte del difensore di fiducia, avv. (OMISSIS), per il ricorrente che nel riportarsi ai motivi di rico…

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