Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso presentato dalla ditta individuale Petrillo Fabio avverso il diniego di finanziamento nell'ambito del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Campania, afferma il seguente principio di diritto: Nelle procedure selettive di tipo concorsuale per l'attribuzione di contributi o finanziamenti pubblici, la Commissione che deve esaminare le domande e i progetti proposti, ai fini della verifica della loro ammissibilità al finanziamento, gode di ampia discrezionalità tecnica nella valutazione delle proposte progettuali presentate dai concorrenti. I relativi giudizi della Commissione sono, pertanto, insindacabili in sede giurisdizionale, a meno che non vengano in rilievo manifeste illogicità o erroneità nelle valutazioni compiute, tali da integrare macroscopiche illegittimità, quali errori di valutazione gravi ed evidenti oppure valutazioni abnormi o inficiate da errori di fatto. Il sindacato del giudice amministrativo sulla discrezionalità tecnica esercitata dalla Commissione è, dunque, limitato ai soli casi di palese irragionevolezza o arbitrarietà delle valutazioni, senza poter sostituire la propria opinione a quella espressa dall'organo tecnico preposto, nel rispetto del principio di separazione dei poteri.