Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il ricorso per cassazione è inammissibile avverso una sentenza che ha deciso un'opposizione all'esecuzione ex art. 615 c.p.c., in quanto a far tempo dal 4.7.2009 è ripristinata la regola della ordinaria appellabilità delle sentenze di primo grado in tale materia, con conseguente insanabile inammissibilità del ricorso diretto per cassazione rivolto avverso le medesime. Inoltre, il ricorso è inammissibile qualora non riporti il contenuto testuale dell'atto introduttivo del giudizio di primo grado, dal quale si possa riscontrare che le relative doglianze siano state formulate fin da quel momento, nel rispetto del termine decadenziale di venti giorni dal compimento (o dalla legale conoscenza) dell'atto che si pretende viziato. Infine, il giudice dell'impugnazione è vincolato, pronunciando il provvedimento che la definisce, a dare atto della sussistenza dei presupposti per il versamento, da parte dell'impugnante integralmente soccombente, dell'ulteriore importo a titolo di contributo unificato pari a quello dovuto per l'impugnazione da lui proposta.